Diga Olivo
Diga OlivoE’ alimentata dal fiume omonimo e sottende un’area di bacino diretto estesa 60 Kmq. L’opera, conclusa nel 1988 è stata realizzata dall’E.S.A (Ente di Sviluppo Agricolo) con fondi erogati dalla Regione Siciliana. La sua capacità totale è di 15.000.000 di mc. ed una capacità utile di 12 - 13 mln. di mc. La diga, del tipo rockfill con manto di tenuta bituminoso sul parametro di monte, ha un’altezza massima di 49,5 m ed è impostata su una stretta piuttosto incisa e geologicamente complessa. Il corpo diga è costituito da calcari evaporitici teneri della serie gessoso - solfifera. In fase di completamento l’allacciante dei torrenti “Serieri” e “Scioltabino” alla diga “Olivo”. Si tratta di un sistema di traverse idrauliche e relative gallerie adduttrici che garantiranno al complesso irriguo Olivo di raggiungere la disponibilità idrica sopramenzionata grazie ad un impinguamento di 3.000.000 di mc. di acqua. Opera appaltata dall’E.S.A. (Ente di Sviluppo Agricolo).
Comprensorio Irriguo
Distinto in due sub-comprensori: “Barrafranca” con una superficie dominata estesa Ha 2.345 e “Braemi” con una superficie dominata estesa Ha. 3.440, quest’ultimo è parzialmente in esercizio (415 ettari) ed è gestito dal Consorzio di Bonifica 6 Enna.
Sistema di adduzione e caratteristiche della rete consortile
Il comprensorio irriguo è suddiviso in due sub - comprensori: “Braemy” e “Barrafranca”. Del “Braemi” in atto funziona un unico distretto esso alimenta dal nodo iniziale N1 da cui prende origine la condotta del diametro di 450 mm che versa in una vasca di accumulo di 10.000 mc, da questa si diparte una condotta secondaria con diametri variabili fra i 450 ed i 200 mm che raggiunge a valle 12 comizi. Altri 4 comizi vengono serviti con prelievo diretto dalla condotta di adduzione del diametro di 1.200 mm. Tutto il “Braemi” funziona a gravità sfruttando la cadente piezometrica. Ai 16 comizi si aggiungono i 118 per arrivare ad un totale di 134 comizi nel solo “Braemi”. Il sub - comprensorio “Barrafranca” viene alimentato per sollevamento dal ripartitore N3 che alimenta una vasca di attingimento in C.da Setica che a sua volta distribuisce l’acqua a due vasche di compenso che servono due distretti denominati “Zona Alta” e “Zona Bassa”. Il materiale delle tubazioni viene di seguito descritto: dalla diga Olivo fino ai ripartitori N1, N2, N3 ed S1 vi è una condotta in cemento armato precompresso (CAP) di diametro 1200 che in un tratto, sempre dello stesso diametro, è in acciaio posta sul ponte aereo sollevato su pilastri. Segue nuovamente il C.A.P. via via di diametri ridotti. Queste condotte vanno ad alimentare delle vasche di rilancio in tutto 4 vasche in sinistra “Braemy” e 5 vasche in destra “Braemy”. Le reti secondarie sono in PRFV con DN compresi fra 200 e 600 mm, mentre le reti terziarie sono in PVC PN 10 dei seguenti diametri: 180,160,140,125. Nel settore in funzione la rete di distribuzione è in fibrocemento del diametro 400 mentre tutte le reti secondarie, tutte le tubazioni terziarie e le comiziali sono in PVC; i pezzi speciali sono in acciaio. Tutto il comprensorio, escluso il settore attualmente in funzione, ha un sistema di telecontrollo e telecomando. Inoltre il sistema di erogazione agli utenti nel settore “Braemy” utilizzerà idranti funzionanti con tessere elettroniche di prelievo che automatizzano la distribuzione agli utenti.
Colture irrigate
La vocazione prevalente della zona è la coltivazione in pieno campo di ortive, in particolare peperone, pomodoro, melanzana, anguria, carciofo. Si ritrova anche qualche sporadica presenza di impianti arborei (agrumeti, pescheti, oliveti e frutteti misti). Inoltre si possono stimare una decina di ettari di serre realizzate in struttura mista pali in cls vibrato e legno con copertura in PE, utilizzate per la coltivazione di ortive in coltura forzata (pomodoro, zucchine, peperoni).
Schema idraulico dell'impianto Olivo